Oggi un breve post per riferire della mia visita di ieri alla fiera Cosmetica di Francoforte.
Per essere più precise descriverò solo un espositore, perché il resto non mi è sembrato degno di nota.
Questo espositore è stato già presentato da me in un altro post, per cui ho gradito molto la possibilità di crearmi un parere personale del prodotto e del trattamento.
Sto parlando di …. rullo di tamburi …. PINK WAX!!
Vediamo qui la cera nel suo splendore rosa fucsia.
Cos’ha di speciale questa ceretta?
Come si legge già sulla foto, il fatto che sia in grado di epilare peli a partire da una LUNGHEZZA DI 1 MM parla da sé. E io posso testimoniarne la veridicità!
Per me la cosa è incredibile! Sicuramente ha a che fare con il posto in cui sono cresciuta. Ho vissuto infatti per anni nella bellissima (e umidissima) pianura pontina. D’estate noi ragazze avevamo il problema di dover aspettare a lungo che i peli diventassero sufficientemente lunghi da poter fare la ceretta. Era però ovviamente troppo caldo per portare i pantaloni, per cui io e le mie amiche a un certo punto giravamo, indipendentemente dalla moda, con delle belle gonnellone lunghe. Le chiamavamo tra l’altro le “gonne dei peli” (ricordo che i vari accompagnatori maschili erano a conoscenza della terminologia).
Questo problema, che sicuramente non può essere scomparso per le nuove generazioni, mi sembra risolto se la depilazione è possibile già a partire da un millimetro di lunghezza del pelo!
In queste foto si può vedere come i peli depilati con il rasoio 4 giorni prima, siano stati comunque rimossi dalla ceretta (almeno quelli ricresciuti).
Questa non è l’unica cosa che mi ha entusiasmata del prodotto.
Si strappa senza strisce di tessuto. In questo modo si può applicare con la massima precisione (intorno alle sopracciglia per esempio) e nelle narici (queste foto non ve le faccio vedere per decenza). Nel complesso quindi la ceretta è ideale per tutte le zone delicate, come l’inguine, il viso o le ascelle. Ah già: anche sul collo, mi hanno detto.
Veramente particolare mi è sembrato però il fatto che il pretrattamento della pelle avvenga con un olio. Serve a ridurre lo stimolo meccanico sulla pelle e a diminuire la sensibilità al dolore. La protezione della cute è di gran lunga superiore a quella del talco. Questo mi appare importantissimo per la delicata pelle del viso. L’olio crea anche una pellicola protettiva che consente di applicare più volte la cera sullo stesso punto.
E perché c’interessa? Beh, perché i peli (quei grandissimi rompiscatole) non crescono tutti nella stessa direzione. Di conseguenza quando si strappa si portano via solo quelli che crescono in una certa direzione. Gli altri ci fanno marameo.
E noi non abbiamo scelta: dobbiamo riapplicare la ceretta in un altro senso e strappare di nuovo.
Punto di fusione della ceretta: 40° (quindi gradevole sulla pelle).
Questa è una cosa che forse ha colpito solo me: sono della generazione ceretta con puzza tremenda di paraffina (le mamme disperate ci hanno dato un fornelletto elettrico e l’ingiunzione di usarlo solo sul terrazzo) con cui ci si scottava spesso e volentieri. Potrei scrivere pagine sulle disavventure con peli e ceretta ma per questione di privacy avrei bisogno del permesso delle mie amiche!
Comunque questa ceretta resta morbida durante l’uso e rimane elastica anche dopo lo strappo.
Un altro vantaggio rispetto agli altri tipi di ceretta (e perfino nei confronti di cere a base di zucchero): visto che la pelle non solo può, ma deve essere grassa, si può sudare tranquillamente durante l’applicazione, perché la cera funziona comunque. Il prodotto è disponibile con vari additivi, per esempio aloe vera, e profumazioni (frutti di bosco, noce di cocco, cioccolato).
Si tratta in conclusione di una ceretta che raccomando caldamente – ups! tiepidamente a 40 gradi!
L’unico neo è che non è disponibile dalle estetiste in Italia. Ci sto lavorando! Il CEO dell’azienda mi ha detto che si può comunque acquistare online. Gli dovrò proporre una traduzione gratuita dello shop online per tutte le mie amiche italiane …
Fine della mia relazione sulla fiera di Francoforte, a presto!